POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, agosto 1

poesie per Agenda Arte e Pensiero 2017- di Roberto Vittorio Di Pietro

Cara Danila,
le anticipo volentieri alcuni miei testi prossimamente destinati alla pubblicazione sull'AGENDA ARTE E PENSIERO 2017, curata dal mio editore toscano. 
Spero che non le dispiacciano.
Roberto

testi ufficialmente protetti da "copyright" a cura della Casa Editrice Helicon (Arezzo).


Laudato si’ mi’ Signore
per sora nostra morte corporale
da la quale nullu homo vivente pò skappare…

FRATE COLEOTTERO



Dannatamente umano, sei – umanissimo! –
o insaziabile Frate Coleottero.
Guàrdati, vecchio mio: a mo’ di zampe
tre miseri monconi ti puntellano;
con mezza aluccia pendula, storpiata,
strisci alla bell’e meglio; di sghimbescio
tenti d’inerpicarti verso il nettare
d’un fiorellino – sali?...oh, no, stramazzi!
A pancia in su, ti scuoti…non t’arrendi:
spacciato, sembri, eppure ancora…e ancora…
come infoiato, spingi a tutto andare!
con furia annaspi! e… alfine…aah, ti ribalti:
ecco,  riprendi il passo – e chi ti ferma!

Croce o delizia, è fregola:
bulimica
smania di sopravvivere,
la nostra.
(Roberto V. Di Pietro – giugno 2016)




Kiedendo venia all’italico Kalvino,
due scientifike freddure
KOSMI-komike
I.
Laudato si’ mi’ Signore per sora luna e le stelle
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle…

Cielo! Una bolla blu (o che sia una…L u n a? )
fa il verso a Mina e strilla a squarciagola!
Sempre più forte grida: “Nooo! Altolà!!!
Non si può faaare… con Saturno controoo!”:
temendo, pare, che il Pianeta Rosso
d’akkkuse ricoperto e d’insolenze
si defili (all’inglese?) – o che, intronato
dai Galattici Rapper (5 Stelle!!!),
esorbiti e precipiti
nel nulla.




II.
L’angelo disse a Lot: “Sàlvati, non guardarti indietro e fuggi velocemente
affinché tu non abbia a morire!” (Gen.  XIX, 17)

Uuuh, Brexit? Viiiiva Brexit!!! Però, intanto,
attenti al buKo nero! Onde sfuggirgli
occorre andare lesti: allontanarsi
in fretta! più veloci della luce:
per poi kkkalarsi (col para…fffondelli)
 in un incerto
luogo di decenza
dagli esperti (igienisti? europeisti?)
definito
“orizzonte degli eventi”.

KfwfK (alias  RVDP)



San Valentino

Che tepore improvviso! E che luce!
Che inconsueto tremore di vita!
E’ febbraio?...
Se guardi, sui rami
sembran quasi affacciarsi due gemme...

Che miracolo, un solo
                   pur timido, breve,
 pur finto ma tenero
            lembo di sole:
come a ottant’anni
un fremito
                del cuore.

(RobertoV. Di Pietro -14 febbraio 2016)

***

***
I progetti migliori
degli uomini e dei topi
in fumo se ne vanno assai sovente;
ad onta d’ogni atteso godimento,
non recano che affanni, dolori e scoramento.


(Robert Burns/Roberto V. Di Pietro)


ARRIVANO LE RUSPE

Lo senti?...quel… rumore?...
Arrivano… le ruspe!

Sorci prudenti, animaletti saggi
in cerca d’un riparo, nel vedere
tre muri scalcinati,
un tetto, qualche infisso…
il minimo di ciò che apparteneva
a un vecchio cascinale derelitto,
contenti c’insediammo, più che certi
d’aver individuato per noi stessi
 un posticino quieto…
(ah, fuori mano?)
per poterci passare l’esistenza:
figliare, e ai figli nostri tramandare
non solo il bello e il buono,
   pure il peso, il sudore del lavoro,
anche il gravoso
dell’usucapione.

E cinquant’anni dopo (quando nulla
lasciava presagire un terremoto…
no, peggio, un’invasione! e vile! infame!
come ogni beffa ordita dagli umani
contro ogni giusta legge! ogni inviolabile
diritto sacrosanto ormai acquisito!
ecco…li senti? Vengono a stanarci!…
Son già alle porte…intenti a perlustrare!…
E a complottare…e ridere!…e decidere
di abbattere!…distruggere!
spianare il nostro nido!
Assassinare.

Arrivano!…Son loro, con le ruspe!
Compagni…e adesso? Oddìo, che si può fare?



(Roberto V. Di Pietro - giugno 2016)

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