Cara Danila,
le anticipo volentieri alcuni miei testi prossimamente destinati alla pubblicazione sull'AGENDA ARTE E PENSIERO 2017, curata dal mio editore toscano.
Spero che non le dispiacciano.
Robertotesti ufficialmente protetti da "copyright" a cura della Casa Editrice Helicon (Arezzo).
Laudato si’ mi’
Signore
per sora nostra morte
corporale
da la quale nullu homo
vivente pò skappare…
FRATE
COLEOTTERO
Dannatamente umano,
sei – umanissimo! –
o insaziabile Frate
Coleottero.
Guàrdati, vecchio
mio: a mo’ di zampe
tre miseri monconi
ti puntellano;
con mezza aluccia
pendula, storpiata,
strisci alla bell’e
meglio; di sghimbescio
tenti d’inerpicarti
verso il nettare
d’un fiorellino –
sali?...oh, no, stramazzi!
A pancia in su, ti
scuoti…non t’arrendi:
spacciato, sembri,
eppure ancora…e ancora…
come infoiato,
spingi a tutto andare!
con furia annaspi!
e… alfine…aah, ti ribalti:
ecco, riprendi il passo – e chi ti ferma!
Croce o delizia, è
fregola:
bulimica
smania di
sopravvivere,
la nostra.
(Roberto
V. Di Pietro – giugno 2016)
Kiedendo venia
all’italico Kalvino,
due scientifike freddure
KOSMI-komike
I.
Laudato
si’ mi’ Signore per sora luna e le stelle
in
celu l’ài formate clarite et pretiose et belle…
Cielo! Una bolla blu (o che sia una…L
u n a? )
fa il verso a Mina
e strilla a squarciagola!
Sempre più forte
grida: “Nooo! Altolà!!!
Non si può faaare…
con Saturno controoo!”:
temendo, pare, che
il Pianeta Rosso
d’akkkuse ricoperto
e d’insolenze
si defili
(all’inglese?) – o che, intronato
dai Galattici
Rapper (5 Stelle!!!),
esorbiti e
precipiti
nel nulla.
II.
L’angelo disse a
Lot: “Sàlvati, non guardarti indietro e fuggi velocemente
affinché tu non
abbia a morire!” (Gen. XIX, 17)
Uuuh, Brexit? Viiiiva Brexit!!! Però, intanto,
attenti al buKo
nero! Onde sfuggirgli
occorre andare
lesti: allontanarsi
in fretta! più
veloci della luce:
per poi kkkalarsi
(col para…fffondelli)
in un incerto
luogo di decenza
dagli esperti
(igienisti? europeisti?)
definito
“orizzonte degli eventi”.
San Valentino
Che tepore
improvviso! E che luce!
Che inconsueto
tremore di vita!
E’ febbraio?...
Se guardi, sui rami
sembran quasi
affacciarsi due gemme...
Che miracolo, un
solo
pur timido, breve,
pur finto ma tenero
lembo di sole:
come a ottant’anni
un fremito
del cuore.
(RobertoV.
Di Pietro -14 febbraio 2016)
***
***
I progetti migliori
degli uomini e dei
topi
in fumo se ne vanno
assai sovente;
ad onta d’ogni atteso
godimento,
non recano che affanni,
dolori e scoramento.
(Robert Burns/Roberto V.
Di Pietro)
ARRIVANO
LE RUSPE
Lo senti?...quel…
rumore?...
Arrivano… le ruspe!
Sorci prudenti,
animaletti saggi
in cerca d’un
riparo, nel vedere
tre muri
scalcinati,
un tetto, qualche
infisso…
il minimo di ciò
che apparteneva
a un vecchio
cascinale derelitto,
contenti
c’insediammo, più che certi
d’aver individuato
per noi stessi
un posticino quieto…
(ah, fuori mano?)
per poterci passare
l’esistenza:
figliare, e ai
figli nostri tramandare
non solo il bello e
il buono,
pure il peso, il sudore del lavoro,
anche il gravoso
dell’usucapione.
E cinquant’anni
dopo (quando nulla
lasciava presagire
un terremoto…
no, peggio,
un’invasione! e vile! infame!
come ogni beffa
ordita dagli umani
contro ogni giusta
legge! ogni inviolabile
diritto sacrosanto
ormai acquisito!
ecco…li senti?
Vengono a stanarci!…
Son già alle
porte…intenti a perlustrare!…
E a complottare…e
ridere!…e decidere
di
abbattere!…distruggere!
spianare il nostro nido!
Assassinare.
Arrivano!…Son loro, con le ruspe!
Compagni…e adesso?
Oddìo, che si può fare?
(Roberto
V. Di Pietro - giugno 2016)
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