Aiutami nel
giorno del silenzio
quando trafugherò tra le rovine
e non avrò neanche una bocca a sorreggermi
mentre il cielo tracollerà i suoi lembi
nella calda tomba
e non resterà che assaporare il giorno
nell'atto sublime della magnificenza.
Aiutami ti dico, mia integrità
a discernere, la stoltezza dalla miniera;
tra la porpora d'un fiore ancora vergine
e il rovo che attecchisce senza sole.
Ti dico, e credimi,
che nessuna forza viene
dall'imberbe faccia dell'io
se nessun Noi alberga
in una casa felice
e non dissemina le spoglie
nell'urna della guarigione.
Ti dico, e credimi,
che sempre bisogna combattere
tra la bestia e Dio.
Alessia D’Errigo
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