Déjà vu
A passi lenti,
fendo le onde
con il cuore in gola.
Assaporo la salsedine.
I miei visceri avvertono
le vibrazioni dei flutti .
Appiattito all'ombra degli scogli,
con il torace pregno di molluschi
aspetto il mio nemico.
Davanti a me intravedo
la bianca e lucente spiaggia
che in circolo mi cinge.
Si allarga in una forma di equilibrio,
e pian piano il sole sale
nelle ore del meriggio.
Odo dei rumori
quasi impercettibili.
Infine trovo la pace.
Sento sempre più lontano
il gorgoglio di frangenti,
e una lenta continua musica
s’ avvicina.
Carmine Mondelli
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