DIVENTERAI SIRENA
Vedo ancora
i tuoi occhi chiari
accompagnarmi oltre il giardino
tra gli appanni
di teneri fiati di vetro.
i tuoi occhi chiari
accompagnarmi oltre il giardino
tra gli appanni
di teneri fiati di vetro.
Ma giro le spalle
e calpesto il trifoglio
con colpevole fretta
mentre il passo veloce
mi conduce al cancello.
e calpesto il trifoglio
con colpevole fretta
mentre il passo veloce
mi conduce al cancello.
E sento il tuo sguardo
puntato alle spalle
come pugnale che non ferisce.
puntato alle spalle
come pugnale che non ferisce.
Ma io non mi volto
a guardare ancora
il tuo sguardo chiaro.
Oltre la finestra
barriera e confine
non puoi andare.
a guardare ancora
il tuo sguardo chiaro.
Oltre la finestra
barriera e confine
non puoi andare.
Ed io approfitto
delle tue gambe di pietra
per portarmi
con atroce egoismo
il dolore lontano.
delle tue gambe di pietra
per portarmi
con atroce egoismo
il dolore lontano.
Ma tornerò
per sollevarti
dalla tua casa di latta e ruote.
per sollevarti
dalla tua casa di latta e ruote.
Ti porterò al mare
dove per camminare
non servono gambe
ma ali di gabbiano
dove per camminare
non servono gambe
ma ali di gabbiano
E lasceremo
che il sole ci disegni
il suo rosso souvenir
sulla pelle bianca.
che il sole ci disegni
il suo rosso souvenir
sulla pelle bianca.
Poi, tra le mie braccia,
ti adagerò sull’onda
dove, lo so,
diventerai sirena.
ti adagerò sull’onda
dove, lo so,
diventerai sirena.
- Giancarlo
Piciarelli -
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