Il mio racconto contenuto nella presente antologia è il seguente:
ANIMA E SOUL
Prima Parte
Anima vagava indisturbata da una stella all’altra, lungo la
nebulosa della Via Lattea, a una velocità molto maggiore degli anni-luce.
Di
tanto in tanto, si avvicinava alla Terra, svolazzava sul mondo, tra la gente.
Ancora non era arrivato il momento Doveva aspettare. Non era pronta a
rivestirsi di un corpo. Sarebbe stata costretta a portarselo addosso.
Imprigionata. Per quale ragione? Doveva attendere che un vero scopo le causasse
il desiderio di diventare un essere umano.
Un
gemello. Era necessario trovare il suo alter ego. I gemelli terrestri, quelli
che sul pianeta Terra vedono la luce in contemporanea, non sono il genere che Anima cercava.
Ogni
volta però che lei si affacciava sul mondo, assisteva a guerre fratricide,
eccidi di massa, una situazione mostruosa…e restava così ad aspettare che la
Pace tornasse sulla Terra.
Da
quel che poteva ricordare, nei millenni del suo girovagare, le lotte tra gli
esseri umani non avevano mai avuto fine, e da quel che intravvedeva nel futuro,
sapeva che avrebbero continuato ad esistere.
Doveva
prendere una decisione.
In
uno dei suoi vagabondaggi nell’etere, si avvicinò così velocemente al suolo di
quel pianeta, che quasi andò a sbattere contro Soul.
Si
trattava di un ragazzo di circa vent’anni, troppo grande per lei che, se doveva
nascere, sarebbe stata una poppante.
In
ogni caso, Anima lesse velocemente
nella mente di Soul, e si avvide che
era lui il gemello che attendeva da secoli immemorabili, forse, da millenni.
Era
giunta l’ora di smettere di bighellonare tra le stelle e decise che, comunque
fosse, lei avrebbe incontrato di nuovo Soul,
non importa quando.
In
quel caso, come essere umano, lei sarebbe stata visibile e lui, forse,
l’avrebbe notata.
Anima s’inserì nel corpo di una bambina che stava per
nascere. Era consapevole che avrebbe gioito, sofferto, si sarebbe ammalata,
avrebbe riso e pianto. Soprattutto, non era certa che la vita del suo gemello,
si sarebbe in qualche modo intrecciata con la sua. In ogni modo doveva tentare,
perché l’esistenza non ha senso, se non incontra l’anima gemella, fosse anche
per un solo anno, mese o giorno.
Trascorse
molto tempo, e alcune volte ad Anima parve
di aver trovato la giusta corrispondenza tra altri esseri umani, ma non provava
quell’intensa felicità che avvertì nel momento in cui si scontrò con Soul.
Avrebbe
dovuto arrendersi a quanto evidente. Nella sua precedente esistenza spirituale,
tutto era perfetto. Nessun dolore, e soprattutto non esisteva la concezione di
tempo e spazio. Non vi erano limiti o barriere a innalzare ostacoli nel suo
peregrinare. Era piacevole vagare tra le stelle, avvicinarsi al Sole e non
farsi ustionare dai suoi cocenti raggi, Lo accarezzava e gli sussurrava:
“Amore”.
Qui
sulla terra, il freddo la faceva rabbrividire, il calore afoso la soffocava, la
mancanza di vero amore tra la gente la intristiva. Colpita da una malattia,
soffriva. E tutto questo era nulla, rapportato al fatto che, ormai non più
giovane, non aveva ancora incontrato Soul.
Dove
si era cacciato? Sarebbe davvero assurdo dover morire, e aver vissuto senza mai
incontrare l’anima gemella. Per questo era nata, per questo aveva accettato la
sorte ingrata di un’esistenza umana. Meglio sarebbe stato vagare ancora
nell’etere. Quella sì, che era vita!
Perché
affliggersi? Il suo Creatore le aveva detto che sarebbe tornata da Lui, e che
il suo passaggio sulla Terra sarebbe stato solo un breve periodo di
transizione, una prova della sua resistenza alle debolezze umane, della sua
forza nella lotta contro il male. Forse si trattava di un ulteriore verifica
del suo totale affidamento verso Colui che l’ha plasmata? Un Padre può davvero
volere tanto? Lei, figlia di quella Ruah, di quel soffio divino, doveva
dimostrare al suo Genitore di meritare il nome di Anima?
Nel
frattempo, immersa in queste sue considerazioni, Anima scoprì una passione che le diede nuovi impulsi: le piaceva
comporre poesie, e scrivere brevi racconti. Si accorse che quello era il giusto
modo per mettere a nudo il proprio sentire. Il corpo non rappresentava più una costrizione,
un limite. I pensieri e i sentimenti prendevano forma, spuntavano ali, e
volavano oltre, in un altrove che somigliava tanto al tempo precedente la sua
nascita.
Ringraziò
il Padre di questo immenso dono e, forse, Lui si aspettava solo la sua riconoscenza,
per concederle di conoscere Soul.
Seconda Parte
E in un
modo un po’ strano, come fantastica è tutta la storia, si sono incontrati in uno scenario irreale, eppur vero.
L’estate
di San Martino! Toccata e fuga, e già
scende la nebbia novembrina, umida e fredda.
Sai, ascoltavo musica e
favoleggiavo. Tu esisti e io pure. Ci scriviamo e ci parliamo. Tutto reale e
tutto vero. Però il misterioso chalet mi lascia nel dubbio. E’ troppo bello.
E’ delizioso, Ci crediamo, poiché siamo scrittori e le fantastiche fantasie non
possono mancare. Ci fanno piacere, ci danno coraggio e vita. Perché metterle in
dubbio?
Sento già i tuoi passi,
il tuo incedere da regina. Con un cappotto sulle spalle non infilato, la chioma
fluente che alla luce delle lampade rafforza il colore
dell’oro.
Sei già tra le
mie braccia e sento che il tuo cuore batte forte. Il mio si è imbizzarrito e
corre senza freni.
Via, corriamo
allo chalet, dove potremo raccontare del nostro passato e futuro sconosciuto. Lì,
possiamo scrivere senza essere disturbati. E scambiarci pareri.
Scrivere di
racconti favolosi e di favole bellissime. Scrivere di notte, quando il silenzio
permette ai pensieri di aleggiare nell’etere, e noi possiamo vederli impigliati
in una setosa ragnatela. Afferrarli e trasferirli in qualche pagina.
Facendo notte,
fino al caffe di domani mattina.
Tuo
Soul
Andavo a cento all'ora per veder la bimba mia, ma si bruciò il motore nel bel mezzo della via...
Noi andiamo piano,
Non desideriamo incidenti
e soprattutto stiamo attenti
a non affaticare il cuore
che soffia a fari spenti!
Tutto quel che sogniamo, come una notte
favolosa in quello chalet che è diventato il nostro castello, dove tu sei re ed
io regina. E la limousine si trasforma, sotto il tocco della bacchetta magica
di una fata, in un cocchio dorato trainato da una quadriglia di cavalli,
bianchi come neve.
Noi siamo scrittori e ci divertiamo a far
volare la fantasia su ali iridate, in un mondo dai mille colori fluorescenti fantasmagorici
stratosferici megagalattici.
E il caffè fumante, vomitato dalla moka, si
trasforma nel genio uscito dalla lampada di Aladino.
Immaginario e immaginifico, trasferito nella
scrittura, tanto da parere assolutamente vero.
Paulo Coelho, l’autore che ha tutta la mia considerazione,
disse: "Scrivere è piangere in silenzio". Io penso che non sia solo
questo: scrivere è ridere in silenzio, è amare in silenzio, è vivere in
silenzio, perché la scrittura non fa rumore, non emette suono, eppure crea emozioni
forti, vere. L’Amore se non è supportato da Psiche, è solo una reazione chimica
dei sensi. Se è sublimato dal pensiero, e da sentimenti elevati, rende
straordinaria anche una giornata caliginosa, così che il sole del cuore la
riscalda e illumina.
Tua
Anima
Danila
Oppio
BREVE BIOGRAFIA di Danila Oppio
Vive attualmente Legnano. Ha lavorato
presso un’Agenzia Internazionale di Pubblicità a Milano, dove in precedenza
abitava. Dedicatasi in seguito alla
famiglia, ha continuato a scrivere e dipingere per passione. Ha creato e
gestisce tre blog, uno religioso e due d’arte e letteratura. Da qualche anno
collabora con alcuni poeti e scrittori, scrivendo la presentazione, curando la copertina
e alcune volte, illustrando i loro libri. Ha realizzato tre e-book poetici e ha
pubblicato il suo primo romanzo dal titolo “Smemoria e memoria poetica”, una
fiaba moderna: “Il Paese di Fantasia”, due raccolte poetiche, di cui una in
coppia con altro autore: Canto a due voci, e Graffiti Graffianti, inserita nel libro
Balì. Ha ottenuto Primi e secondi premi e altri buoni piazzamenti in vari
concorsi poetici e letterari, e la pubblicazione in numerose antologie.
Danila Oppio
Il racconto, nella sola prima parte, è stato pubblicato anche nell'Antologia SPIGOLATURE edita da La Luna e il Drago. Per restare in tema di Amore e Psiche, nell'Antologia IL FEDERICIANO di Aletti Editore è stata pubblicata la mia composizione poetica "Tr Psiche e Amore" ed è la seguente:
Tra Psiche e Amore
Ti aspetto…
Nel nostro rifugio segreto. Avvolta
In un manto d'argento ascolterò
Il mormorio del vento tra le fronde
Ondeggianti al suo soffio
Ti aspetto…
Perché l’attesa fa parte del nostro ieri
Dell’oggi e del domani.
Attendo la tua presenza
Incombente, continua seppur inesistente
Ti aspetto…
L’unica ala che m’impedisce il volo
Si appaierà alla tua e insieme fuggiremo
Verso il nostro nido nascosto.
Ci smarriremo in dedali di argilla
E saremo Amore e Psiche nella mente
Mi spoglierò d’ogni gravame
Immolando l’anima sull'altare dell'amore
Nuda
Perché possa rivestirla della tua
armonia
Sii la mia preda ed io sarò la tua.
Alla caccia spietata dell'umana
indifferenza
C’inoltreremo in una foresta intricata
A raccattare foglie secche per
l'erbario
Frutti di bosco per sedare d’eterno la
sete
E
stille di rugiada che esaltano il riverbero
Di questa nostra vita immaginaria
Danila Oppio
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