Il ricordo di questa raccolta poetica è piuttosto lungo perché coinvolge più persone. Ma ci tengo a includerle tutte.
Innanzi tutto ha ottenuto il secondo posto nella sezione Poesia espressionista al concorso LEANDRO POLVERINI. Mio grande rammarico è che l'organizzazione non abbia voluto accettare entrambi i nominativi dei due autori, per cui ha dato il diploma solo a me. Ma l'ho condiviso idealmente con Tommaso, la cui proposta di editare una silloge insieme, è partita da lui.
L'incontro - il viaggio
Presentazione dell'Editore de L'argoLibro Francesco Sicilia
L’arte – quella vera, quella “sentita” e vissuta – dona all’artista una serie di capacità che forse, in potenza, appartengono a tutti noi, ma che poi solo l’artista (appunto) riesce a consapevolizzare, a portare alla luce, a mostrare a se stesso e agli altri.
Tra i tanti doni, c’è anche quello dell’incontro profondo e fecondo con altri artisti, perché il linguaggio comune che viene sviluppato consente di “conoscersi e riconoscersi” al di là delle convenzioni, delle maschere, delle consuetudini che allontanano o quanto meno tengono a distanza.
Gli artisti, invece, sanno che oltre le apparenze c’è tutto un mondo intimamente gratificante.
Così ci si incontra a livelli profondi, a volte, ed è questo che è accaduto anche a Danila Oppio e a Tommaso Mondelli, due grandi artisti della parola e (nel caso di Danila) dell’arte visiva. Artisti che nel tempo hanno consolidato e raffinato tecniche, linguaggi, capacità, e a un certo punto della loro vita si sono incontrati. Le linee della loro arte si sono intrecciate, riconoscendo un comune terreno nel quale si muovono, si spostano, agiscono, operano.
È un istante sempre particolarmente gratificante, quello in cui due sensibilità particolari scambiano emozioni e sa-peri (un sapere, in questo caso, non razionale) che potenziano ulteriormente ciò che ne può scaturire.
Il “Canto a due voci” è opera d’incredibile e genuina forza artistica, come tale capace di trasmettere al lettore la possibilità di riflettere. Cosa ben diversa, questa (anzi, diciamolo: diametralmente opposta), dal linguaggio sempre più aggressivo e invadente di quasi tutti i mass-media, che misurano la loro efficacia in base alla capacità di saper con-vincere schiacciando l’altrui capacità critica, in un infinito spot pubblicitario martellante e spersonalizzante.
Agli antipodi di questa miseria umana (come definirla altrimenti?) è l’arte, voce limpida che invita alla riflessione con rispetto e autentica partecipazione all’opinione altrui.
Lo scambio che avviene è stimolante, redditizio, ma di un guadagno interiore che è infinitamente più solido e duraturo degli arricchimenti materialistici.
Tommaso Mondelli: sagacia, leggerezza, ironia, umorismo, musicalità. Danila Oppio: delicatezza, profondità, umorismo, sensibilità femminile, empatia.
Con queste particolarissime “armi”, e con una grande bravura che non finirà di gratificare il lettore nemmeno dopo mille letture (anche per questo motivo, l’arte è e sa essere lontana mille miglia da qualsiasi concetto di consumismo), Tommaso e Danila ci trasportano e ci accompagnano in una visione della società e della vita che ha il potere benefico di “rallentare” il nostro sguardo spesso – troppo spesso – frenetico, superficiale.
Tra gioie e dolori (anche acuti, estremi), slanci e riflessioni, ricerche e scoperte, si fa strada questo “viaggio a due” che fin dalla prima pagina abbraccia tutti, tutti i lettori che si lasciano andare.
Voglio concludere queste brevi considerazioni con le prime parole che mi sono venute alla mente leggendo i versi che seguono: Tommaso è acuto, Danila possiede il dono immenso dello sguardo allargato. Due considerazioni, queste, inevitabilmente parziali e riduttive (anche se per me sono qualità indispensabili, in un artista), ad esse ne seguono molte altre, avanzando nella lettura. Questi sono solo i miei personali tasselli iniziali per “avviare” il mosaico di quest’opera. Ogni lettore, ne sono certo, riconosce i suoi, dai quali partire per un viaggio che non finirà mai di arricchire.
Francesco Sicilia
PRESENTAZIONE dell'autore
TOMMASO MONDELLI
Se si scrive qualcosa per il pubblico, si usa invitare a leggere e si desidera farne conoscere lo scopo e il contenuto.
È già stato detto che l'uomo si distingue dagli altri animali non solo per la posizione eretta ma per una struttura e un programma che lo pone, anche davanti ad una molteplicità di problemi da affrontare, in maniera sostan-zialmente adeguata. Senza la parola l'uomo si troverebbe nella stessa situazione degli altri animali, i quali ultimi hanno poche questioni da affrontare rispetto a quelle che ha l'uomo, poiché l'animale è stato programmato per assolvere quei limitati compiti: la conservazione e la replicazione. La comunicazione e lo scambio di opinioni e progetti si possono utilizzare solo con l'uso della parola. Questo è solo l'inizio. È venuta poi la parola scritta per la fissare il pensiero e il ricorso allo stesso. Lo scritto è praticato in due forme classiche: la prosa e la poesia.
L'aspetto negativo della prosa è la difficoltà di non conciliarsi con la memoria. Si deve studiare, capire e ripor-tare come concetto ed è suscettibile di confusione sino a che non si acquisisce come comportamento abituale. Come guidare l'automobile.
L'aspetto positivo della poesia, o della canzone che poi è poesia musicata, è che il suo contenuto, una volta acquisito e facilmente memorizzato, è sempre come avere in mano un libro stampato che la contiene. Lo sforzo è nell'impararle.
Questo come premessa in generale. Il particolare è che questa nuova raccolta la presentiamo in forma e contenuto sostanzialmente diversi.
Un libro lo scrive un solo soggetto per esprimere il proprio pensiero. Alcuni, di particolare contenuto, sono scritti (si dice) da più mani e sono spesso trattati scolastici o scientifici, perlopiù diretti allo stesso scopo. Ci sono poi le antologie o raccolte di pensieri solitari nell'ambito poetico, sino ad una partecipazione di centinaia di soggetti allo scopo di contenere i costi editoriali.
Ho scritto diversi libri di poesia e alcuni in prosa, come racconti e saggi e si può anche pensare che, col tempo, l'originalità e la diversità tenda a consolidarsi o ad esaurirsi, come l'interesse da parte del pubblico venire meno, pur senza aver ripetuto contenuti similari. Sono, però, anche sta-to sollecitato a provare qualcosa di diverso, nato dalla personale conoscenza di una poetessa e scrittrice di romanzi e opere di fantasia, nonché artista del pennello, di squisito talento, che scrive e tiene per sé la maggior parte delle sue produzioni poetiche, di grande valore umano e sociale.
Un primo accenno lo aveva lasciato cadere nel vuoto, poiché lavoriamo con metodi e stili diversi e lei ne era a conoscenza per aver curato quattro dei miei libri, già pubblicati, quindi consapevole delle nostre diversità di lavoro, ma non di scopo sociale. Però la diversità di metodo non è in contrasto col fine.
La mia idea era di scrivere insieme un libro allo scopo di armonizzare le diversità dei metodi di lavoro e presentare al pubblico UN CANTO A DUE VOCI.
Noi ci abbiamo provato, ma lasciamo ai lettori l'ardua sentenza.
V'invitiamo a leggere il libro e gustare l'insieme, ma soprattutto il talento di Danila Oppio che ha profuso nelle sue poesie e nell'allestimento dell'opera e ci auguriamo possiate apprezzare la nostra proposta editoriale.
Il mio suggerimento è di completare la lettura di questa presentazione andando direttamente alla postfazione scritta da Danila, a migliore comprensione del pensiero fondante.
Tommaso Mondelli
POSFAZIONE DELL'AUTRICE DANILA OPPIO
Com’è nata l’idea di questa silloge a due mani? Tommaso Mondelli lanciò la proposta di scrivere insieme un libro, ma lasciai cadere l’argomento, poiché mi pareva irrealizzabile. Ero persuasa che, le mie poesie, avrebbero cozzato con le sue. Ma l’amico poeta aveva già pronto il titolo: “Un canto a due voci”. Ok, mi son detta, il titolo c’è, ma poi? Seguirono le sue composizioni, si trattava quindi di selezionare le mie, tra il caos di poesie scritte a volte per caso, o per diletto, e conservate gelosamente, senza alcuna particolare destinazione.
Mi tranquillizzò, rassicurandomi che, proprio per i due stili diversi, sarebbe stato possibile offrire ai lettori una più ampia gamma. Mondelli scrive in rima e in quartine. Al contrario, io uso poco la metrica e le rime, dando preferenza ai versi liberi, anche se casualmente mi cimento in altre forme poetiche.
Le poesie di Tommaso sono vere e proprie satire politiche e sociali. Se parla di caffè, il suo aroma ha l’effluvio della bonaria presa in giro, seppur pacata, ironica e qualche volta pungente. Leggendo i suoi versi, spunta un sorriso che spes-so si tramuta in una risata. A volte trasfondono amarezza, al pensiero di quanto vada storto il mondo, come se non fosse rotondo, bensì spigoloso e spinoso.
I miei versi sono influenzati da stati d’animo prettamente femminili, e da situazioni esterne che mi possono aver reso triste o allegra.
L’amore per la vita e per questo Pianeta, che Mondelli ed io condividiamo, ne esce combattivo, volitivo, tenace e talvolta ci causa un senso d’impotenza, per nostra impossibilità a migliorare situazioni contingenti e permanenti.
Al termine, abbiamo selezionato alcune poesie giocose, per chiudere con un sorriso quello che, alla fin fine, è un duetto o duello giocato con la penna.
Danila Oppio
Recensione de Canto a due Voci di Laura Vargiu
“Canto a due voci”: un vivace incontro lungo il viaggio della poesia
È un canto armonioso, brioso e franco, quello intonato a due voci dai poeti Danila Oppio e Tommaso Mondelli in questa nuova pubblicazione de L’ArgoLibro.
Un canto che, a tratti, si eleva anche in qualche assolo d’intima e struggente intensità. Due voci che, sulla base delle rispettive sensibilità, esperienza e visione del mondo, ci parlano della vita, ora in rime e quartine impeccabili nel caso di Tommaso, ora in strofe libere e assonanti nel caso di Danila; non mancano però, sia per l’uno che per l’altra, novità e “azzardi” poetici che li portano a sperimentare stili diversi da quelli che sono loro propri.
Del resto, la poesia, e la scrittura in generale, altro non può essere che curiosità e rinnovamento. E - perché no? – anche viaggio incessante, dentro se stessi e nel contempo verso gli altri: un meraviglioso andare senza punti di arrivo troppo scontati, ma scandito principalmente da rinnovate partenze.
“Canto a due voci”, come giustamente sottolinea Francesco Sicilia nella sua bella introduzione alla silloge, per chi ama la poesia è una lettura piacevole e ricca di spunti di riflessione. Per i due poeti è senz’altro incontro, scambio e condivisione di un comune sentire.
Mi piace riportare i versi seguenti che, tuttavia, rappresentano soltanto una minima parte della profondità poetica e ancor prima umana di entrambi gli autori:
Non fosse quel caffè
che mi sveglia la mattina
dovrei dire che non c’è
la delizia mattutina
(T. Mondelli, da “Il caffè”)
Hanno straziato il suo cuore
Mandandolo in frantumi
Sminuzzato in coriandoli
In mille schegge di sangue
Rappreso, ormai bluastro
Poiché il rosso è scomparso
Dentro vene di cemento
(D. Oppio, da “Violenza”)
L’Europa ha fatto l’euro
ch’è di tutti e di nessuno
ora poi si chiede al neuro
per ché tanti fan digiuno.
Chi lo vuole e chi non più
quando cala e quando sale
se primeggia oppure va giù
c’è pur sempre a chi fa male.
(T. Mondelli, da “Il coso”)
Scorre a balzi e saltelli
L’acqua del torrente
Su sassi levigati
Dal suo incessante fluire
Scorre la vita
Sul passato e presente
Scivola tra le dita
Come acqua di sorgente
(D. Oppio, da “Sassi di fiume”)
L’amore
per sua atavica
inclinazione
non dà retta ai numeri
lascia fare il raddoppio
o anche il triplo
alle anime nobili
che ci si cullano
per inclinazione
o superiore predestinazione.
(T. Mondelli, da “Eri”)
Fili d’erba
Irrorati di rugiada
Innamorati del sole
Amante col quale
Hanno fatto all’amore
(D. Oppio, da “Prato”)
Laura Vargiu
Breve recensione di RAFFAELA DEIANA
Carissima Danila,
Questi giorni ho ricevuto da Tommaso due libri :Il TORMENTONE, dove tu hai curato la prefazione che ho letto con molto interesse, complimenti per le analisi profonde che hai descritto sulla sua personalità alla quale mi associo pienamente. La tua descrizione denota una forte conoscenza letteraria, ti dico che la poesia titolata "Sant'Ambrogio" l' ho studiata anch'io e la ricordo ancora.
Ma passiamo al libro "CANTO A DUE VOCI", Ieri sera ho letto tutte le tue poesie, il giorno prima avevo letto quelle di Tommaso e mi sono divertita davvero, quell'uomo è davvero incredibile!! una fonte inesauribile.
Cara Danila, devo dire che le tue poesie mi hanno colpito profondamente, alcune le ho rilette diverse volte provando sempre la stessa emozione.
Questa mattina, prima di scriverti ne ho letto alcune a mio marito, è rimasto molto colpito dalla tua poesia dedicata al tuo nipotino, anche lui ti fa tanti complimenti, il dipinto in copertina è stupendo così come tutti i tuoi disegni all'interno.
Non avendo altre parole per esprimerti i miei sentimenti ho pensato di dedicarti questi pochi versi senza nessuna pretesa di essere perfetta, è una cosa che mi è nata spontanea appena ho finito di leggere tutto ciò che hai scritto.
Danila,
fonte di sentimenti profondi,
corrente di fiume in piena.
Nel suo scorrere deposita ai margini sogni.
Frutti che nutrono la mente arida dalle intemperie.
Risveglia sogni latenti da tempo,
rimargina ferite dolenti.
Con magica penna depone versi protesi alla vita.
Raffaela
Complimenti ancora per tutto ciò che fai con tanto amore.
Un fortissimo abbraccio con tanto affetto anche da parte di mio marito.
A presto Raffaela
Cara Raffaela, poiché hai citato la poesia dedicata al mio nipotino Iacopo, la riporto qui sotto, più che una poesia, è la ninna nanna che gli avrei voluto cantare, se l'avessi
potuto tenere tra le mie braccia, anche solo per un attimo.
(al mio nipotino, vissuto un’ora sola)
Dormi dolce tesoro
In una conchiglia d’argento
Dormi e un soffio di vento
Disperda i tuoi sogni nel cielo
Di stelle d’oro cucito
Dormi cullato da un coro
D’angeli nel sonno infinito.
Ma non posso dimenticare le belle parole che hai scritto al nostro Trilussa, e allora le considero un'ulteriore recensione, e le riporto qui sotto:
Carissimo Trilussa,proprio ieri pomeriggio ho ricevuto i libri che gentilmente mi hai inviato, facendomi come al solito un grandissimo regalo.
Ieri sera ho cominciato a leggere "le nuove poesie del tormentone", sono davvero sbalordita dell'acuta e sofisticata ironia con cui denunci le fattezze umane, sei davvero incredibile!! Ogni tanto, mentre leggevo, m'interrompevo per leggere a mio marito qualche verso a voce alta, mi diceva: continua, è troppo forte!!
Caro Tommaso, credimi, non esagero nel dirti che sei il Trilussa di questo secolo, sono convinta che non sono la sola a dirti questo, la prefazione che ti ha fatto Danila ti calza proprio a pennello, pare abbia fatto la radiografia della tua personalità, è davvero una prefazione azzeccata, le farò i miei complimenti.
Questo pomeriggio ho dato anche una prima occhiata al bellissimo libro "canto a due voci, avete avuto una bella idea!
Questa sera leggerò le sue poesie, così domani mattina le scriverò per esprimerle le mie sensazioni, sono certa che le farà piacere.
Io sto bene, spero che anche per te sia la stessa cosa.
Ti auguro un felice primo Maggio e ti abbraccio forte con tanto affetto, un saluto affettuoso da mio marito Adriano.
A presto Raffaela
Ed ora passiamo a parte del contenuto della silloge, che è colma di illustrazioni alcune riprese dal Web altre realizzate da Danila.
Disegno di Danila Oppio
Pagina introduttiva alle poesie
di Tommaso Mondelli
disegno di Danila Oppio
Pagina introduttiva alle poesie di Danila Oppio
disegno della stessa autrice
Sul finire, qualche verso burlesco di Danila, giusto per chiudere in allegria.
Quindi, dulcis in fundo, l'animo generoso e gentile di Tommaso, ha voluto che aggiungessi una fotografia scattata da Mariella Oppio, sorella di Danila, con sue tre composizioni poetiche.
Qualche tempo dopo l'uscita della raccolta poetica, abbiamo avuto il piacere di ricevere la recensione da parte di Notizie in un Click di Franco Cortese.
Recensione Canto a due voci di Tommaso Mondelli e Danila Oppio su Notizie in un Click
Danila Oppio e Tommaso Mondelli – Canto a due voci – Salerno, Argolibro,2015 . 140 p. (77) Dopo la pubblicazione di altri libri di poesie, oggi Tommaso Mondelli ritorna con un saggio poetico ancora diverso, Canto a due voci, scritto insieme a Danila Oppio, anche autrice di romanzi di squisito talento e sensibilità umana e sociale.
Un canto a “due voci” e “quattro mani” che declama il mondo esaltandolo nelle sue componenti principali, l’amore per la vita e la natura, ed anche in quelle secondarie: “Sommelier astemio”, “L’ombrello rosso” , “Il caffè”, “La gavetta”,… nelle parti e sotto gli aspetti che possono anche essere un “mondo malato” o le acque torbide di “Nel mare “, ma che ha – “…nonostante l’impotenza e l’impossibilità a migliorare situazioni contingenti e permanenti…” – l’incondizionato amore appoggio e gradimento di Danila e Tommaso. Positività ed ottimismo per la vita ed il futuro confermate nei Versi Burleschi finali, otto poesie frizzanti di gasate bollicine che fanno prudere il naso. Verseggiando e poetando si toccano anche i grandi temi sociali: “Il coso”, piccola disamina sull’euro, e i comportamenti umani: “Aretè”, con leggerezza, sensibilità e qualche volta anche umorismo. Ci piace ancora farvi sentire “il profumo” di ciò che vi consigliamo di leggere, riportando qui alcuni versi, con la certezza che sarete, poi, più sereni e, forse, un po’ più saggi. “…dovremmo pur darci una mano…/se in coro leviamo una voce/se ai sordi facciamo sentire/ per il mondo la svolta veloce/ché il futuro non deve morire.” (Tommaso Mondelli). “…E’ la virtù, che conduce l’uomo/alla creazione di una società civile/di cui il singolo la compone/con ogni pur piccolo mattone”. (Danila Oppio). “…desiderio d’aria diversa/dall’odierno respiro…/profumo…/di pulite lenzuola/al sole estivo asciugate…/. (Mariella Oppio, sorella di Danila, “ospitata” nel libro con tre sue poesie).
La poesia ha, tra l’altro, la capacità di immaginare grandi spazi, grandi idee, grandi cose e una grande umanità. Sa inoltre trasportarci in un mondo fantastico di elevata taratura, ricco di colori e di vitalità dove respirare – pur nell’angustia degli spazi vissuti nel reale – con la forza e la vastità della sua insita potenza, quei valori eterni che sono un tutt’uno con l’essere umano ed il suo quotidiano. Danila e Tommaso in questa loro raccolta hanno saputo cogliere ed infondere parte di quell’afflato, con modestia, semplicità e profonde riflessioni gustosamente miscelate in un insieme armonico ed unico – pur nella varietà e diversità, sia nel metodo sia nello spirito, dei loro stili, ed oltre i rispettivi, molto diversi curricula vitae – con un “prettamente femminile” ed un “fortemente maschile” molto comunicativi verso qualsiasi orecchio, testa o cuore.
Franco Cortese Notizie in un click
Dovrei firmare Danila Oppio, ma questo articolo comprende gli scritti dell'autore TOMMASO MONDELLI, dell'Editore FRANCESCO SICILIA, delle poetesse e scrittrici LAURA VARGIU e RAFFAELA DEIANA, e del recensore FRANCO CORTESE. Si tratta quindi di un testo in comune, e tale desideravo fosse, per unire nel ricordo tante persone che hanno amato l'indimenticabile TOMMASO.
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