POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, maggio 11

Come se fossero tanti soldati partiti per il fronte, senza più far ritorno - di DANILA OPPIO


COME SE FOSSERO TANTI SOLDATI PARTITI PER IL FRONTE, SENZA PIÚ FAR RITORNO

Certo che il dolore mio più grande è non poter vedere mamma, non sapere con esattezza la sua situazione e se soffre. Oggi è la festa della Mamma, e come tutte le altre che avrei voluto festeggiare con lei, dovrò pensarla e basta. Ad esempio il compleanno dei suoi primi 100 anni, e non poterle neppure fare gli auguri attraverso una videochiamata. Sono due mesi e mezzo che non la vedo, e hai ragione Angela, è una guerra. Un tempo si temevano le guerre batteriologiche, oggi siamo in piena guerra virale. Se solo si pensa ai morti in tutto il mondo, è come se fossero tanti soldati partiti per il fronte senza poter più far ritorno. E non dimentichiamo che tutti questi morti, compresa la mia amica Susy che è volata via il 6 di questo mese, anche lei ricoverata nella stessa struttura dove tutt’ora si trova mia madre. Trasportata in ospedale in gravi condizioni, non ce l'ha fatta. E aveva solo 73 anni. Troppi lutti in breve tempo, troppo dolore per chi ha sofferto senza poter respirare, e per i familiari che si sono sentiti impotenti e totalmente esclusi dagli ultimi momenti dei genitori o delle mogli o mariti. Non hanno potuto far loro visita per un ultimo saluto e abbraccio e neppure accompagnarli per un degno funerale: imballati in fretta e furia, e spediti all'inceneritore, che mi ricorda un certo periodo di insana memoria, avvenuto ai tempi della Shoah.
Posso capire l’urgenza di queste recenti azioni, ma resta in me l’assoluta convinzione che si sarebbe dovuto trattare di funerali a spese dello Stato, non intervenuto in tempo a frenare la pandemia, causando la morte di migliaia di persone. Esattamente come dicevo, erano morti come tanti soldati partiti per il fronte, e come loro, sarebbe spettato allo Stato farsi carico delle spese relative alla cremazione, e non inviare ai familiari le fatture dell’operazione, chiamiamola pure così. Oltre al danno, la beffa tra le più crudeli.
Seguendo i pensieri che si affastellano nella mia testa, ho voluto trattare la questione dei funerali avvenuti nel tempo e nel mondo.
Nel prossimo articolo.
Danila Oppio

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