Ricordo le BARE trafugate nella NOTTE
Se uno si ferma a pensarci, a tutte quelle bare trafugate nella notte sui camion dell'esercito... La prima volta li hanno fatti vedere solo a tarda notte, ma poi, i giorni seguenti, erano una vera 'chicca' dei telegiornali e quei camion passavano e ripassavano in un flash veloce a ogni angolo di posto che c'era e di occasione che minimamente potesse riferirsi a loro.
Non so, cosa pensavano che avremmo fatto, noi cittadini? Noi cittadini confinati ognuno nel proprio comune e quasi ai domiciliari? Che avremmo preso ognuno la macchina e saremmo corsi a Bergamo o a Brescia o a Crema per abbracciare e dare conforto ai parenti dei defunti? Che avremmo riempito di lettere il Viminale o Palazzo Chigi? Che saremmo usciti tutti, nella piazza + importante del proprio comune corrispondente, e avremmo alzato le braccia al cielo davanti al Municipio?
Cosa fu? Forse una PROVOCAZIONE?
Una provocazione a noi che avevano recintato nei confini della propria Regione, e + addentro nei confini della Provincia e ancora + addentro nei confini del proprio Comune, chiudendo un cerchio sempre + stretto che ci aveva circoscritto in Casa?
Una provocazione, un metterci alla prova? Perché tutto il mondo sa che gli Italiani sono Indisciplinati, Ribelli di natura a tutte le regole dettate dall’alto (chiunque ci sia in alto). Rivoluzionari sempre. E così intenti in questo malcostume, da non pensare affatto al debito pubblico esorbitante, ma solo alla propria scarsella privata: lo sanno tutti, se lo raccontano tutti in Europa.
E dunque. Anzi: E duncVe Was faranno qVesti ‘Taliani?
Ci hanno reclusi. A chiavi in mano. Abbiamo preso le chiavi e le abbiamo messe in uno stipetto. Siamo stati chi solo e chi con i figli chi con marito/moglie e figli, nella casa che molti di noi si sono guadagnati col proprio lavoro o con quello dei genitori. Abbiamo girato per la nostra casa come fossimo in una gita turistica, l’abbiamo ritrovata, abbiamo spalancato le finestre, abbiamo fatto uscire(almeno lui) il nostro tricolore e lasciato libero al vento, abbiamo riordinato le stanze, acceso la radio, fatto musica, rivisto foto, guardato film, ascoltato telegiornali, attraversato l’etere con cellulari e con skype, cenato, pranzato, ascoltato telegiornali, ascoltato telegiornali…
Ci hanno reclusi. Ma abbiamo fatto delle sortite, siamo usciti per procurarci il cibo, come gli animali selvatici, lesti a ritornare nella tana per non essere inseguiti da pattuglie di Polizia o addirittura da camionette dell’Esercito, corsi a chiederci conto della nostra presenza in strada …
Così siamo rimasti vivi, nonostante i telegiornali, nonostante il Virus, nonostante l’ansia per chi amiamo e non è con noi.
Nonostante i decessi nelle RSA, nonostante ormai non so + cosa. E neanche cosa siamo adesso noi Cittadini Italiani. E cosa faremo dopo. Cosa saremo dopo.
Tutto il mondo ci ha detto che ‘SIAMO STATI BRAVI’. Ci ha detto ’60 volte BRAVI’. Tanti sono stati i nostri giorni di completa reclusione.
Siamo stati bravi.
Siamo stati bravi. Ma quelle BARE ci hanno spezzato il cuore. A tutti. A tutti noi Cittadini Italiani.
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