PREGHIERA DEI SEMPLICI
Col gusto per lo spavento
E il gioco del tormento
Tu che ad ogni passo
Hai già inventato il lusso
Ah, col fiore che non mendichi
Insegnami lo stile dei semplici
Con la tua lingua nuova
Che lambisce l’adesso
Menomato e tradito
Già dimentichi quieto
Ah, col corpo che non mendichi
Insegnami la vita dei semplici
Tu, che senza un perché canti
E né mai te lo chiedi
Ignorando la tua sorte
Infischiandoti dell’arte
Con l’orrore che non mendichi
Insegnami lo sguardo dei semplici:
Come negli occhi d’una bestia
tutte le bestie suonano
Che più non ci si adoperi
a leggere i geroglifici del globo.
Coucou, Sèlavy
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