A Damasco, “la perla d’Oriente” come la definì l’imperatore Giuliano, nella parte occidentale della città vecchia, sono visitabili gli antichi Khan (caravanserraglio): il khan As’ad Pasha (risalente al 1752) e il khan al-Gumruk (risalente al 1609). Essi sono i più antichi della città e, nonostante questo, i meglio conservati.
Il caravanserraglio (termine persiano che significa “carovana”), è un edificio che racchiude un cortile interno quadrato su cui si affacciano uno o due piani. Anticamente veniva utilizzato per la sosta delle carovane che attraversavano il deserto e il deposito delle merci da esse trasportate: per questo, era luogo di confusione e gran chiasso. Eppure a vedere questi due khan si resta a bocca aperta per la loro assoluta unicità e particolarità. L’As’ad Pasha (costruito vicino a Palazzo Azem dal governatore ottomano Assad Pasha) è un meraviglioso esempio di architettura capace di fondere il bianco carsico e il nero basaltico.
Il Khan di Azim Pascià, in arabo خان أسعد باشا, Ḫān Asʿad Bāšā, è il più grande Caravanserraglio della città vecchia di Damasco, in Siria. Copre una superficie di ben 2.500 metri quadrati e rappresenta un notevole esempio dell'architettura ottomana in città
Venne costruito tra il 1751 e il 1752 da Azim Pascià, il governatore di Damasco.
L'edificio, a bande di calcare e basalto nero, si sviluppa su due piani attorno a un cortile centrale, secondo l'architettura tipica dei caravanserragli ottomani. Khan As'ad Pasha si accede dal Suq al-Buzuriyyah, attraverso un gateway monumentale,. L'ingresso, ornato da sculture in pietra e coperto da un muqarnas a semi-cupola, conduce al cortile a pianta quadrata dove al piano terra erano i fondaci e al secondo piano, gli alloggi per i viandanti con più di ottanta camere disposte lungo una galleria.
Il cortile centrale è coperto da cupole e diviso in nove moduli quadrati uguali. Ogni modulo è coperto con una cupola rialzata su un tamburo traforato da venti finestre. Una fontana in marmo ottagonale occupa il centro del cortile sotto la cupola centrale.
Tre delle cupole del cortile andarono distrutte dal terremoto del 1758. Sostituite con assi di legno, le cupole vennero rifatte durante il grande restauro del 1990. All'inizio del XX secolo, il Khan non venne più utilizzato a fini commerciali e cadde in disuso. Dopo il restauro del 1990 ospita il Museo di Storia Naturale di Damasco.
Damasco (in arabo: دمشق, Dimashq) è la capitale della Siria. Città storica, nata nello stesso periodo delle civiltà mesopotamiche, in origine la sua popolazione era costituita da genti di stirpe semitica orientale, successivamente note come Aramei. È considerata, al pari di Gerico, la più antica città del mondo fra quelle abitate in maniera continuativa perché secondo gli archeologi le prime testimonianze di abitazioni a Damasco risalirebbe ad 11.000 anni fa. La capitale di questo Stato potrebbe quindi essere la città più antica del mondo tuttora esistente. Con 1.949.000 abitanti (censimento del 2013) è la seconda città più popolata del Paese dopo Aleppo, mentre l'area metropolitana, con oltre 5.000.000 di abitanti, è la più popolata della Siria.
Città bizantina fino alla conquista araba, attuata dall'esercito musulmano guidato da Khālid b. al-Walīd, da Abū ʿUbayda b. al-Jarrāḥ, Yazīd b. Abī Sufyān, Shuraḥbīl b. Ḥasana e da ʿAmr ibn al-ʿĀṣ. Damasco si arrese per accordo, conservando così la libertà di culto e i titoli di proprietà dei suoi abitanti (anche se all'epoca del califfo omayyade al-Walīd I b. ʿAbd al-Malik si disse che una parte della città, inconsapevole delle trattative era stata conquistata manu militari, legittimando le autorità musulmane ad espropriare del tutto l'area sacra su cui sorgeva la cattedrale di San Giovanni Battista, trasformata nella Moschea degli Omayyadi).
Damasco fu dal 661 al 750 la capitale del califfato omayyade e fu solo con la vittoria degli Abbasidi che la sede califfale fu spostata a Baghdād. Declinò politicamente per tutto il periodo abbaside, per riacquistare importanza nel periodo ayyubide e mamelucco. In età ottomana decadde del tutto, trasformandosi in una cittadina di nessuna rilevanza economica, pur mantenendo un certo prestigio culturale.
Damasco è stata eletta capitale araba della cultura per il 2008.
Notizie liberamente prese dal web e da Wikipedia.
Quel giorno era di un caldo torrido, la sete si faceva sentire, come se ci trovassimo nel deserto. Non c'era modo di dissetarci. Le nostre bottiglie di acqua minerale erano rimaste dentro il frigorifero del pullman, che si era allontanato per trovare un parcheggio. Sono uscita in strada, e ho trovato l baracchino di un ambulante, che vendeva more di gelso, refrigerate da cubetti di ghiaccio, e serviete in bicchieri di carta. Ne ho acquistati tre. Non l'avessi mai fatto! Lo stesso giorno, siamo stati colti dalla maledizione di Tutankhamen. anche altri avevano seguito il mio (maledettissimo) esempio. Il ghiaccio era prodotto da acqua del rubinetto, colma di batteri.
Alcune foto da me riprese.
Azem Palace
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