La basilica di San Simeone Stilita (in arabo: كنيسة
مار سمعان العمودي) è
parte di un antico convento cristiano, con annesso chiostro, costruito
nella località di Qalʿat Simʿān (in arabo: قلعة سمعان, "la Rocca di Simeone")
situata nord della Siria di
oggi, circa 30 chilometri a nord-ovest della città di Aleppo.
È
sorto nel luogo in cui Simeone stilita il Vecchio il primo asceta cristiano,
visse e morì nel 459. È la più eloquente testimonianza del prestigio monastico
bizantino caratterizzato da un enorme complesso, costruito, tra il 476 ed
il 491 per iniziativa dell'imperatore Zenone, quale centro di pellegrinaggio,
con l'intento di smorzare il conflitto che opponeva, in quegli anni la chiesa
di Costantinopoli all'eresia monofisita locale, che esprimeva il malessere dei
cristiani di Siria contro il potere centrale. Sulla collina dove vi era la
colonna, alta più di 13 metri, su cui aveva vissuto il santo[1], fu eretta
una costruzione a pianta ottagonale, dalla quale, in direzione dei quattro
punti cardinali, livellati artificialmente con l'aggiunta di un terrazzamento
sul lato ovest, furono costruite quattro basiliche, in modo da formare un
complesso a forma di croce.
Già
ai tempi di Simeone molti cristiani cercavano l'asceta per ricevere consigli e
aiuto.
La
colonna su cui Simeone visse per 37 anni continuò ad essere meta di
pellegrinaggio anche dopo la sua morte. L'imperatore Zenone favorì il
pellegrinaggio ai luoghi di Simeone costruendo, come già detto, la chiesa, che
divenne un grandioso centro di culto. A sud della basilica est, vicino alla
chiesa venne costruito successivamente un convento di grandi dimensioni, che si
collegava alla chiesa con un chiostro.
A sud, prima dell'ingresso alla chiesa, prima tappa per i conversi che ancora non avevano accesso alla chiesa, venne costruito il complesso del battistero, che comprendeva, una piccola cappella e tre edifici porticati destinati ad accogliere i pellegrini.
A sud, prima dell'ingresso alla chiesa, prima tappa per i conversi che ancora non avevano accesso alla chiesa, venne costruito il complesso del battistero, che comprendeva, una piccola cappella e tre edifici porticati destinati ad accogliere i pellegrini.
Cittadella fortificata
Dopo
che gli arabi avevano conquistato Aleppo, nel 637, la chiesa di san Simeone si trovò in una zona
di confine tra l'impero bizantino e il califfato degli Omayyadi prima e degli
Abbasidi dopo, per cui, tra il IX e il X secolo, il santuario venne fortificato
(da cui il nome Qal'at Sama'an), per reggere
la pressione araba. La definitiva conquista musulmana avvenne, nel 1164 da parte
dell’ Atabeg (governatore selgiuchide Aleppo,
Norandino (Nur al-Din Zangi), della
dinastia degli Zengidi.
1. La colonna inizialmente era di circa 2 metri, poi
con interventi successivi fu alzata sino ad essere più alta di 13 metri. La
colonna, che aveva un diametro di circa un metro, era sormontata da una
piattaforma in legno poco più grande che non arrivava ai 4 metri quadrati ed
era contornata da una balaustra di un metro di altezza, per cui san Simeone era
esposto alle intemperie e allo sguardo di tutti coloro che passavano.
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