(basata su una conversazione in rete, con altre persone)
Ad Alessandra
A volte mi domando
se fosse da preferire
una bella e dolce illusione
ad una triste e avvilente realtà
Ognuno fa i conti con l’oggettività
e spesso il risultato non piace...
Altrettanto spesso fa male.
Eppure, per sopravvivere,
il sogno o una lucida illusione
appare come buona soluzione.
Come l'arte, del resto:
il nostro dipingere e lo scrivere
non ci sta cambiando la vita,
ma la rende più sopportabile.
Sì, ma quando cade
e non regge più... come si fa?
Quando non riesci più a "raccontartela"
ti accorgi che è l'altro
che te l'ha sempre "raccontata"
e tu in fondo lo sapevi
ma ti fingevi sorda e cieca.
Ci volevi comunque credere,
e ora non ce la fai più.
Non puoi più ingannar te stessa,
però ti sei affezionata
a quelle bugie che ti aiutavano a vivere...
Meglio una sana e consapevole illusione.
Sana e consapevole!
Si può ingannare se stessi a lungo?
La realtà si affaccia e ti straccia
se lo sai, sai? è come un miraggio
che ti godi finché c'è...
Finché c'è, sì! E poi come si fa?
Bisogna lasciare il gioco, ma
se ti ci sei affezionato e non poco?
Purtroppo molto spesso
ce la raccontiamo noi stesse una bugia,
per rendere la vita un po' meno triste
di quanto a volte non lo sia.
Crediamo alle fole che ci raccontano,
per la stessa identica ragione...
Meglio sentirsi dire "ti amo"
anche se, fin troppo bene, sappiamo,
che quell'amore è morto,
piuttosto che sentirsi dire:
"di te me ne importa men che poco".
E pur se non lo dicono,
o lo fanno in modo subdolo e contorto,
è chiaro e lapalissiano.
Troppo tragico, vero, ma un conforto.
Quando siamo afflitte
da un
dolore, fisico o morale,
non diciamo mai "sto male" .
E’ più facile raccontare,
"non sto granché bene".
Più positivo appare.
Dai, la vita è sempre bella,
i tuoi dipinti meravigliosi,
così i tuoi scritti...
E questo è più importante
di tante bugie o illusioni,
Questa è realtà purissima!
Bacioni
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