Mi riferisco invece alle case
editrici a pagamento. Ce ne sono a migliaia, spuntate come funghi, create da
chi si vuol inventare un lavoro nuovo, che magari porti qualche frutto
economico.
Bene, niente da recriminare. Molti
Autori, validi o no, per ottenere la soddisfazione di pubblicare un
libro, lo fanno, consenzienti, a loro spese. L’ho fatto anch’io e fa piacere
possederne qualche copia, da regalare a parenti ed amici. Perché no?
Ma non tutte queste piccole case
editrici lavorano con serietà.
Ci si aspetta che conoscano
queste poche ma importanti regole:
1. Che sappiano quello che fanno,
ovvero seguire la prassi di un’edizione.
2. Che mantengano con l’Autore quanto
da loro promesso.
3. Che rispondano alle domande
dell’Autore.
4. Che, se danno una scadenza, a parte
qualche leggero ritardo dovuto a cause di forza maggiore, la rispettino.
5. Che, se dicono di aver spedito del
materiale (diplomi, libri, ecc.) questo materiale arrivi a destinazione a breve
giro di posta.
6. Che se sono inadempienti, almeno si
scusino.
7. Tengano sempre presente che l’Autore è un loro
cliente, e che se lavorano con i piedi, l’Autore ha diritto di lamentarsi,
avendo sborsato in anticipo quattrini, e che si aspettino la reazione del cliente insoddisfatto, con una propaganda
negativa sul loro operato.
8. Che se l’editore sbaglia, lo ammetta
e che tamponi l’errore.
9. Soprattutto, che dimostrino di
avvalersi di uno staff (fosse anche un solo collaboratore) esperto nel suo
lavoro.
Non è
pensabile, infatti, che accadano disguidi, ritardi, cose non spedite, e che a
vari solleciti, non si affrettino a rispondere.
Se tutto questo dovesse accadere con
una certa frequenza, non si lamentino poi se qualcuno denuncia pubblicamente la
Casa Editrice per inaffidabilità.
Per ora non faccio nomi, perché
spero sempre che mettano ordine nella loro caotica organizzazione. Posso dire
che attendo da mesi, molti mesi, un diploma ottenuto a un concorso indetto da
una piccola casa editrice, e per il quale ho inviato SUBITO l’importo richiesto
relativo alle spese postali. Stesso caso
si ripete per un altro attestato, anche lui coperto da spese postali a mio
carico, inviate mesi fa, e neppure questo materiale e mai arrivato. Due case
editrici a pagamento ma abbastanza conosciute sul territorio nazionale. Non
fanno certo una bella figura!
Non ho bisogno di questi diplomi,
vivo lo stesso. Ma sono l’emblema di un cattivo funzionamento organizzativo.
Malgrado i ripetuti solleciti, ho ottenuto una serie di risposte discrepanti:
(abbiamo spedito, spediamo domani,
dovrebbe arrivare a giorni, se non arriva spediamo nuovamente, ecc.)
E chi ha mai ricevuto qualcosa?
Metto sull’avviso tutti coloro che
desiderano affidare i loro lavori a case editrici, di informarsi preventivamente: non tutte sono corrette. Avverto le case editrici in questione (con la
minuscola, perché non meritano altro) che se continuano a rivelarsi
inaffidabili, renderò pubblica la loro ragione sociale.
Ricordo che gli Autori che si
rivolgono a voi, sanno benissimo che si tratta di un vostro business, ma se
siete aziende che desiderano rispetto, cominciate col dimostrarlo nei confronti
dei vostri clienti rispettando, voi stessi per primi, gli accordi intercorsi con il cliente.
Anche quando editate Antologie di
autori diversi, non dovete far trascorrere mesi, prima di spedirle a chi le ha
ordinate. Oggi, con l’editoria digitale, si possono avere copie dei libri nel
giro di pochi giorni, o qualche settimana. Non mesi, soprattutto quando avete,
già a suo tempo, incassato il corrispettivo da chi ve le ha ordinate.
Giusto per far chiarezza
Danila Oppio
Nessun commento:
Posta un commento