Se si sapesse quanto maledetto
strazio c’è dentro al cuor d’ogni mio verso;
se si sapesse quanta gioia ho perso
e quanto sonno a volte pe’ un sonetto;
se si sapesse come m’assaetto
per vivere, e mi va tutto a riverso,
come mi stronco, e veleno mi verso
per vino, e mi do pane di stiletto;
si ascolterebbe più queste mie pazze
canzoni piene di malinconia
come si ascolta ogni verace pianto.
Invece mi si lascia qua in un canto,
mentre i giullari ingrassano in gavazze.
Laudata sempre sia la poesia!
Vittorio Locchi
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