LA STORIA DELLA FAMIGLIA
Non si tratta di un errore!
Il grande pittore Tiziano, aveva un fratello maggiore, di nome Francesco,
e tutta la famiglia Vecellio, originaria del Cadorino, era dedita all'arte pittorica.
Già esistente da molti secoli, fu soggetta a distruzioni ed incendi
che colpirono il paese e quindi fu ricostruita. L'altare maggiore,
marmoreo, è di stile barocco e risale al '700. Oltre a questo, vi sono
altri otto altari che danno sulla navata. Conserva dipinti opera
di Soranzo, Pasquotti e Francesco Vecellio.
Prima della sua venuta in quelle terre, non esistevano famiglie che
portassero tale nome, o similare.
Non ho trovato autoritratti di Francesco, ma il mio bisnonno Giovanni Vieceli,
ha gli stessi lineamenti del più conosciuto Tiziano, del quale esistono diversi
autoritratti e, se il sangue non è acqua, i due fratelli dovevano
almeno un poco, assomigliarsi.
Tre secoli e mezzo sono intercorsi tra la nascita di Francesco Vecellio
e quella di Giovanni Vieceli, ovvero il mio bisnonno materno. Anche il
mio avo,
si occupava di contratti di compra-vendita, fungeva da intermediario
e paciere nel caso di controversie tra le parti, ma soprattutto, i tratti
somatici del suo viso ricordano in modo impressionante quelli di Tiziano:
stesso naso diritto, stessi occhi dallo sguardo penetrante, stessa arcata
sopracciliare, stessa fronte e forma del viso. E allora ripeto: il sangue
non è acqua, e il DNA si eredita per generazioni e generazioni.
Corredo con altri documenti:
Non si tratta di un errore!
Il grande pittore Tiziano, aveva un fratello maggiore, di nome Francesco,
e tutta la famiglia Vecellio, originaria del Cadorino, era dedita all'arte pittorica.
Dall'enciclopedia Treccani:
Vecèllio, Francesco. - Pittore (Pieve di Cadore 1475 circa - ivi 1560 circa),
fratello e seguace di Tiziano e suo stretto collaboratore. Lasciò opere i
n varie chiese del Veneto; tra queste, maggiore autonomia di stile si
riscontra nelle portelle d'organo (1530) di S. Salvador a Venezia.
Vecellio Tiziano . Pittore nasce a Piève di Cadore circa nel 1480 nel borgo
alpino che fa parte della repubblica Veneziana. In giovane età si reca
a Venezia dove è allievo prima di Gentile e poi di Giovanni Bellini
alpino che fa parte della repubblica Veneziana. In giovane età si reca
a Venezia dove è allievo prima di Gentile e poi di Giovanni Bellini
La grande famiglia Vecellio tra il XIII e XIV secolo ebbe come capostipite
il notaio Tomaso di Pozzale di Cadore, mentre il cognome le derivò
dal notaio Guecello o Vecello.
I discendenti si distinsero tra i notai, ma tra di essi non mancarono dotti,
funzionari, mercanti e soprattutto artisti: ben sette oltre ai due menzionati.
Cesare Vecellio, nacque a Pieve di Cadore da Ettore Vecellio attorno
al 1521 e fu, come afferma lo storico Celso Fabbro, secondo cugino
di Tiziano. Pare che il fratello di quest’ultimo, il pittore Francesco,
gli avesse dato le prime lezioni avanti che si trasferisse a Venezia
presso la bottega del grande Maestro.
il notaio Tomaso di Pozzale di Cadore, mentre il cognome le derivò
dal notaio Guecello o Vecello.
I discendenti si distinsero tra i notai, ma tra di essi non mancarono dotti,
funzionari, mercanti e soprattutto artisti: ben sette oltre ai due menzionati.
Cesare Vecellio, nacque a Pieve di Cadore da Ettore Vecellio attorno
al 1521 e fu, come afferma lo storico Celso Fabbro, secondo cugino
di Tiziano. Pare che il fratello di quest’ultimo, il pittore Francesco,
gli avesse dato le prime lezioni avanti che si trasferisse a Venezia
presso la bottega del grande Maestro.
Come si può notare, il cognome Vecellio venne "storpiato", poiché
in origine pare essere stato Guecello o Vecello, ma anche Vietzel,
essendo il Cadore, nei tempi antichi, facente parte del Sud Tirolo,
quindi di lingua austriaca.
in origine pare essere stato Guecello o Vecello, ma anche Vietzel,
essendo il Cadore, nei tempi antichi, facente parte del Sud Tirolo,
quindi di lingua austriaca.
Accadde che Francesco, la cui famiglia possedeva
una impresa di legname, si stabilì per un certo tempo a Fonzaso,
un paese a circa 8 chilometri da Feltre, per seguire gli interessi della famiglia.
Tutto il Feltrino, come il Bellunese, erano allora sotto il dominio del Dogi veneziani.
I suoi figli rimasero in zona, per mantenere l'attività familiare. e col tempo,
i suoi discendenti videro anche loro "storpiato" il cognome in Vecelli,
e poi Viecelli per diventare definitivamente Vieceli. Coloro che compilavano
manualmente i registri delle nascite, hanno sbagliato a scrivere i cognomi,
fino a modificarli del tutto, ma la radice resta la stessa: dal latino "Vie coeli",
il significato del nome di famiglia non cambia. A testimoniare che tutti gli
attuali abitanti di Fonzaso che portano il cognome VIeceli provengono
da quell'unico capostipite, un dipinto di Francesco Vecellio, si trova nella
chiesa arcipretale di Fonzaso (BL) dedicata alla Natività di Maria Santissima.
una impresa di legname, si stabilì per un certo tempo a Fonzaso,
un paese a circa 8 chilometri da Feltre, per seguire gli interessi della famiglia.
Tutto il Feltrino, come il Bellunese, erano allora sotto il dominio del Dogi veneziani.
I suoi figli rimasero in zona, per mantenere l'attività familiare. e col tempo,
i suoi discendenti videro anche loro "storpiato" il cognome in Vecelli,
e poi Viecelli per diventare definitivamente Vieceli. Coloro che compilavano
manualmente i registri delle nascite, hanno sbagliato a scrivere i cognomi,
fino a modificarli del tutto, ma la radice resta la stessa: dal latino "Vie coeli",
il significato del nome di famiglia non cambia. A testimoniare che tutti gli
attuali abitanti di Fonzaso che portano il cognome VIeceli provengono
da quell'unico capostipite, un dipinto di Francesco Vecellio, si trova nella
chiesa arcipretale di Fonzaso (BL) dedicata alla Natività di Maria Santissima.
Giovanni Vieceli |
Già esistente da molti secoli, fu soggetta a distruzioni ed incendi
che colpirono il paese e quindi fu ricostruita. L'altare maggiore,
marmoreo, è di stile barocco e risale al '700. Oltre a questo, vi sono
altri otto altari che danno sulla navata. Conserva dipinti opera
di Soranzo, Pasquotti e Francesco Vecellio.
Prima della sua venuta in quelle terre, non esistevano famiglie che
portassero tale nome, o similare.
Non ho trovato autoritratti di Francesco, ma il mio bisnonno Giovanni Vieceli,
ha gli stessi lineamenti del più conosciuto Tiziano, del quale esistono diversi
autoritratti e, se il sangue non è acqua, i due fratelli dovevano
almeno un poco, assomigliarsi.
Tre secoli e mezzo sono intercorsi tra la nascita di Francesco Vecellio
e quella di Giovanni Vieceli, ovvero il mio bisnonno materno. Anche il
mio avo,
si occupava di contratti di compra-vendita, fungeva da intermediario
e paciere nel caso di controversie tra le parti, ma soprattutto, i tratti
somatici del suo viso ricordano in modo impressionante quelli di Tiziano:
stesso naso diritto, stessi occhi dallo sguardo penetrante, stessa arcata
sopracciliare, stessa fronte e forma del viso. E allora ripeto: il sangue
non è acqua, e il DNA si eredita per generazioni e generazioni.
Corredo con altri documenti:
Nel corso della ricerca effettuata sui Registri di
Battesimo della
Parrocchia di Fonzaso per la formazione degli alberi genealogici
abbiamo registrato (per il periodo 1608/1660, ossia per un periodo
corrispondente a quasi due generazioni) oltre ai nomi, anche il cognome
che compare in ogni registrazione.
Riportiamo di seguito la frequenza con la quale compaiono
le diverse varianti del cognome:
Parrocchia di Fonzaso per la formazione degli alberi genealogici
abbiamo registrato (per il periodo 1608/1660, ossia per un periodo
corrispondente a quasi due generazioni) oltre ai nomi, anche il cognome
che compare in ogni registrazione.
Riportiamo di seguito la frequenza con la quale compaiono
le diverse varianti del cognome:
- VIETZEL compare 3 volte
- VIETZELL compare 1 volte
- VIETZELE compare 2 volte
- VIETZELLE compare 3 volte
- VIETZELLI compare 2 volte
- VIEZEL compare 2 volte
- VIEZZEL compare 3 volte
- VIECEL compare 46 volte
- VIECELL compare 2 volte
- VIECELE compare 69 volte
- VIECELLE compare 2 volte
- VIECELLI compare 29 volte
- VIECELI compare 22 volte
Ma anche questi altri:
Nella trascrizione dei cognomi i vari registri anagrafici,
venivano storpiati a seconda di come furono pronunciati da chi
dichiarava la nascita di un figlio. Da tener presente che nei secoli
passati, molti erano analfabeti E' successo così che, nella stessa
passati, molti erano analfabeti E' successo così che, nella stessa
famiglia, i vari figli fossero registrati con cognomi diversi.
·
Siamo
convinti che i cognomi sopra riportati sono semplicemente
grafie diverse dello
stesso cognome. Questa convinzione è confermata
esaminando come sono stati
registrati i discendenti di una stessa famiglia.
1° esempio: famiglia di Andrea e Paolina:
- Giacomo
nato nel 1621 cognome riportato VIEZEL
- Giacomina
nata nel 1622 cognome riportato VIECEL
- Orsola
nata nel 1624 cognome riportato VIECEL
- Orsola
nata nel 1624 cognome riportato VIEZELI
- Orsola
nata nel 1626 cognome riportato VIECEL
- Maria
nata nel 1627 cognome riportato VIECELE
- Giacomo
nato nel 1628 cognome riportato VIECELE
- Sebastiana
nata nel 1630 cognome riportato VIECELLI
- Maria
nata nel 1632 cognome riportato VIECELLI
- Gio
Maria nato nel 1638 cognome riportato VIECELE
- Antonia nata nel 1618
cognome riportato VIETZEL
- Dorotea nata nel 1619
cognome riportato VIETZEL
- Antonio nato nel 1622
cognome riportato VIEZZEL
- Dorotea nata nel 1624
cognome riportato VIECELE
- Francesca nata nel 1625
cognome riportato VIECELE
- Maria nata nel 1627 cognome
riportato VIECELE
- Barbara nata nel 1628
cognome riportato VIECELE
- Giacoma nata nel 1617
cognome riportato VIEZZEL
- Giovanna nata nel 1619
cognome riportato VIETZELLE
- Francesca nata nel 1621
cognome riportato VIETZEL
- Sebastiano nato nel 1624
cognome riportato VIECELE
- Antonio nato nel 1626
cognome riportato VIECELE
·
FONZASO. L'arcipretale di Fonzaso è stata
edificata nel 1300.
In conseguenza di un incendio venne ricostruita e l'interno
che era a
capriate fu ristrutturato con un volto di tufo e la chiesa venne
consacrata
il 17 giugno del 1611. Semplici linee architettoniche esterne,
interno ad una
navata con volta di ampie dimensioni, 8 altari barocchi di cui 5
dedicati
alla Madonna: Altare di Maria custode e difesa dei bambini,
Altare
dell'Addolorata, Altare dell'Immacolata, Altare dell'Assunta
e Altare del
Rosario. Conserva dipinti di Soranzo, Pasquotti e
Francesco Vecellio. Due
statue in legno dei santi Vittore e Corona,
e un crocifisso in legno dipinto
sono attribuiti a Francesco Terilli.
Il battistero fu realizzato dall'artista
locale Vittorio Da Barp, mentre la vicina
cancellata è opera degli artigiani
del ferro battuto Pagnussat. Il campanile,
78 metri,
è
emblema del paese. Adiacente alla parrocchiale, la piccola chiesa,
che i fedeli
chiamano "La Scoletta", dedicata alla Madonna delle Grazie,
al cui
interno sono presenti a fianco dell'altare due affreschi attribuiti a
Lorenzo
Lotto, raffiguranti la Nascita e la Dormizione della Vergine. (rob.)
Da queste ricostruzioni dei cognomi, si capisce che lo stesso Vecellio deriva
da Vietzel, di origine chiaramente tirolese. Il Sud Tirolo, infatti, comprendeva,
come da cartina, questa suddivisione, e nella medesima, è compreso anche
il Cadore, luogo d'origine dei Vecellio.
Uno stralcio di un testo del 1800 di Giuseppe Cadorin
Ora desidero precisare che questa è una ricerca
effettuata dalla famiglia Vieceli di Fonzaso,
in base alla storia della cittadina, ai documenti che sono riusciti
a reperire (molti sono andati distrutti
dai vari incendi avvenuti nel corso dei secoli
(le case, intorno al '500 e '600 erano quasi tutte
costruite in legno, tranne delle magnifiche ville
che sono ancora in essere, anche se un
po' trascurate).
Ville dei veneziani, al tempo dei Dogi.
Non meno devastanti, le varie alluvioni causate
dal torrente Cismon, immissario del fiume Brenta.
Mio nonno, che possedeva terreni lungo il corso
del torrente, si è visto portar via ogni cosa,
trasformata in ghiaia,dal rovinoso impeto delle acque,
il terreno non era più coltivabile ed è passato così
al Demanio, in quanto diventato sponda stessa
del corso d'acqua.
Vorrei sottolineare inoltre che questa storia
della mia famiglia non l'ho trascritta per qualche
recondito motivo, ma solo per lasciare una traccia del suo passato.
Ovvio che l'antica nobiltà è decaduta da secoli, e neppure ci tengo
fregiarmi di alcun titolo. Mi fa piacere invece essere venuta a conoscenza
dell'origine della mia famiglia, della quale ho avuto notizia non più
di una ventina d'anni fa.
E' certo infatti che, prima del '500, non vi era traccia di un
cognome Vieceli, in Fonzaso, e che questo ha cominciato
a diffondersi dopo che Francesco Vecellio vi ha dimorato
per un certo periodo.
Tutto questo, per semplice amor di cronaca.
Qui potrete vedere qualche opera di Francesco Vecellio
Danila Oppio
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