POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

venerdì, ottobre 28

A PIAZZA GRANDE di Tommaso Mondelli


A Piazza Grande di Tommaso Mondelli

 Il 4 aprile del 2004 sarebbe dovuto essere un giorno qualunque, come tutti gli altri, ma così non fu. 
   Quanto accadde, emerge dal tunnel dei ricordi, anche se tra i più recenti, più fruttuosi e interessanti della mia vita. 
    E' da premettere che in un giorno di marzo di quell’anno, mi ero presentato all'Ateneo di Torino, per discutere la tesi di laurea e confermandomi così dottore in Filosofia, alla tenera età di ottantaquattro anni. Ero giunto alla mia terza laurea, dopo aver conseguito quella di Giurisprudenza prima, e Lettere moderne poi, in uno spazio di tredici anni.
   Qualche giorno prima avevo ricevuto da una signora e per conto di Fabrizio Frizzi, una telefonata che m’invitava a Piazza Grande, trasmissione da lui condotta su RAI 2, dagli studi di Roma, per un’intervista.
Come la RAI abbia avuto sentore dei miei trascorsi, resta per me ancora un mistero insondabile!
    Nel tardo pomeriggio del 3 aprile mi recai, in compagnia di mio figlio Augusto, all'aeroporto Caselle di Torino, per un volo che ci sbarcò all'aeroporto di Fiumicino, dove era in attesa un taxi per condurci nei pressi della sede RAI, a pernottare.
Mi ero appena concesso qualche giorno di meritato riposo, subito sanzionato con la solita festa in famiglia, organizzata al conseguimento di ogni mia laurea.
        
  Il mattino del giorno stabilito, ci presentammo all'ingresso RAI all’ora convenuta e fummo accompagnati nei pressi degli studi di Piazza Grande.
    Per quanto mi riguardava, ero tranquillo ma mio figlio, esperto in queste cose per aver lavorato anche in televisione, mi pareva un po' preoccupato, ma non osavo fargli coraggio non essendo certo di poter dimostrarmi sufficientemente disinvolto.
    Avevo in tasca quattro libretti universitari. Il primo, di color grigio, era piuttosto datato, poiché rilasciato negli anni quaranta dall’Università di Napoli. Mi ero iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, dove superai un terzo degli esami, ma che dovetti poi abbandonare per mancanza di tempo per dovermi dedicare al mio lavoro di Segretario comunale e alla famiglia. Impossible ritagliare del tempo da dedicare allo studio! Gli altri libretti li ottenni tutti dall'Ateneo di Torino, ultimati con le tre lauree, precedentemente citate.
    L'incontro con Frizzi fu cordialissimo e le domande che mi pose, furono formulate sulla mia attività, sul presente e soprattutto futuro da pensionato, e sui motivi che mi avevano portato al volermi laureare per ben tre volte. Secondo le previsioni, sarei dovuto rimanere in trasmissione per circa quaranta minuti e invece la mia permanenza si protrasse fino al termine. Con reciproca soddisfazione.      
Frizzi mi chiese se in tutto questo ci fosse un messaggio. “Certo che sì!”.

Gli risposi che ero pensionato e volevo continuare a tener desta la mente, non avendo in programma di segnare il punto fermo, occupando positivamente, in piena attività, il tempo che rimaneva da vivere. Si può sempre cercare di ottenere ciò che prima non è stato possibile realizzare, purché il fine sia nobile. E la cultura è senza dubbio al primo posto.

Tommaso Mondelli

Questo racconto lo potrete trovare pubblicato anche su ROSEBUD, al link qui sotto. 


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