SETTE
Johannes Paulus Moreelse: Democrito ed Eraclito
Potessi pianger per un giorno intero
dirottamente come da ragazzo!
Or, se mi provo a piangere, sghignazzo
o finisco per ridere davvero.
Eppure soffro da diventar nero
nel viso, quasi scoppio, quasi impazzo.
Ma invano mi contorco e mi strapazzo:
se lacrime non ho, che pianger spero?
E che tremenda sete questa sete
di lacrime per un che fu si’ tristo
da sbeffar tutto colle sue risate.
Voi che per nulla tutto dì piangete,
donne e poeti, apritemi, per Cristo,
queste pupille ardenti sigillate.
Vittorio Locchi
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